IL RUOLO DEL PORTIERE DURANTE
LA FASE OFFENSIVA
IL RUOLO DEL PORTIERE DURANTE LA FASE OFFENSIVA
Per spiegare il ruolo specifico del portiere durante la fase offensiva bisogna prima esprimere alcuni concetti di base che aiuteranno a capire cosa chiediamo al portiere.
Innanzitutto differenziamo i concetti: Idea, Modello e Sistema di gioco.
IDEA DI GIOCO
È l’idea che, come allenatore, porterò a qualsiasi squadra per cui lavoro. Si basa su tre pilastri:
Preferisco parlare di disposizione anzichè possesso palla perché secondo me, per possedere qualcosa devo farlo con le mie mani. Ad esempio, se voglio possedere una penna, lo farò con le mani, non con i piedi. Se trasferisco questo concetto nel mondo dello sport, posso pensare che nel rugby o nel basket si può parlare di possesso palla, dato che è consentito manipolare l’elemento con le mani e tenerlo per un certo periodo di tempo. Questo nel calcio, non solo non esiste, ma di solito manipoliamo l’elemento con la stessa parte del corpo con cui ci spostiamo: i piedi (ad eccezione del portiere). In conclusione, non mi sembra corretto contemplare i concetti di possesso palla perché penso che il pallone sia sempre conteso, anche quando è ai piedi di un mio giocatore. Il fatto di non poterlo tenere con le mani significa che c’è sempre il rischio di perderlo. Quando leggo le percentuali di possesso di una squadra e dell’altra, mi chiedo come abbiano fatto a contare il tempo che la palla è passata da un giocatore all’altro, visto che in quel momento la palla non è “posseduta” da nessuno.
Capire che dispongo della palla e che non la possiedo, mi costringe a sviluppare un lavoro profondo per massimizzare le possibilità di mantenere la palla a disposizione il più a lungo possibile. Questo lavoro fa parte del modello di gioco che sviluppo nella sezione successiva.
Poi dovremmo definire perché e per cosa vogliamo disporre della palla. Ed eccolo qui dove diciamo che l’impegno è con il risultato sportivo, quindi le possibilit’ dell-avversario di segnare goal disminuiscono sensibilmente. È anche vero che se disponiamo della palla l’avversario disminuisce le possibilità di segnare un gol. Quindi è anche un modo per difendersi. Possiamo attaccare e difendere semplicemente mantenendo la palla.
MODELLO E SISTEMA DI GIOCO
Il modello di gioco è costruito insieme ai calciatori, con una partecipazione attiva da parte loro, attraverso una metodologia didattica basata sulla scoperta guidata (Bruner s / f). Allo stesso tempo, viene considerata l’idiosincrasia del club, inclusi i dirigenti e tifosi.
IL PORTIERE: IL PRIMO UOMO LIBERO
Tornando al discorso del modello di gioco, se si cerca disporre la palla, è necessaria la partecipazione del portiere.
Sebbene nel calcio ci siano spesso imprevisti, c’è qualcosa che è certo e ci aiuta ad iniziare a delineare il nostro modello (tattica) o la nostra strategia (orientata verso l’avversario): quando inizierà la partita saremo 11v11. Partendo da questa premessa di base, possiamo anche pensare che sia molto improbabile che il portiere della squadra rivale possa segnare. Vale a dire, quando avremo la palla, dobbiamo sperare che il loro portiere rimanga a difesa della porta. In questo modo, i giocatori in campo che cercheranno di toglierci la palla saranno in 10, e si ceerà un 11 vs 10. E se continuiamo ad analizzare un po ‘più a fondo, nel caso in cui il nostro rivale non voglia difendersi 1v1, da qualche parte in campo metteranno 2 giocatori contro 1 (di solito mettono un difensore in più). Quindi possiamo già dire che così la superiorità sarebbe due giocatori.
Proseguendo con quanto affermato nel paragrafo precedente, capiamo che dobbiamo sviluppare un modello di gioco che ci permetta di trovare gli uomini liberi lasciati dal rivale, in modo da superare i 10 ostacoli (giocatori rivali attivi) e arrivare a creare una situazione da goal.
Possiamo dire che quando iniziamo il gioco, la palla è a disposizione del nostro portiere. In questo momento che chiaro che siamo noi che disponiamo della a discapito del nostro rivale. Se il portiere effettua un lancio frontale lungo ci chiediamo, chi avrà la palla quando atterrerà? La domanda non ha risposta e comporta un grande pericolo: se c’è avrà il nostro rivale potrà attaccarci. Ecco perché scegliamo altri percorsi.
Partiamo dal presupposto che disponiamo della palla e non la possediamo, dobbiamo dare opzioni di passaggio chiare al giocatore portatore in modo che le possibilità di continuare a disponerla aumentino e che possa progredire. Pertanto, proponiamo che ci siano 3 opzioni di passaggio: una su ciascun lato del portatore e una filtrante.
Un altro punto fondamentale da tenere in considerazione è quello dell’attrazione. Cioè, quando abbiamo, attiriamo. Usiamo la palla come un gancio per liberare altre aree (o uomini), saltare il rivale e raggiungere una situazione da goal. Attiriamo con passaggi brevi e veloci o guardando. Comprendere il concetto di attrazione è fondamentale in quanto dà un senso alla disposizione della palla. Cerchiamo sempre di segnare goal per vincere. Non manteniamo la palla per il piacere di effettuare passaggi. Chiaramente siamo appassionati di quello che facciamo e ci piace essere quello che dispone della palla e non il rivale. Ma il motivo per cui lo facciamo è perché crediamo che massimizzi le nostre possibilità di vittoria.
In questo senso possiamo affermare che quando iniziamo il gioco, il portiere è il nostro primo elemento di superiorità. Cercheremo così di trasferirlo sul campo fino a raggiungere una situazione da goal.
Abbiamo diversi tipi d’uscite dal basso, a seconda del rivale di turno e della strategia scelta. A volte lo facciamo facendo abbassare i difensori laterali e inserendo 3 uomini nell’area. Altre volte ne mettiamo 4 nell’area. Preimpostiamo i movimenti per un gioco o per l’altro. Ma lo schema che si ripete sempre è che il portiere è il primo uomo libero e deve partecipare alla partenza proprio come fa nei torelli o negli esercizi di posizione durante la settimana. Attira i rivali proprio come il resto dei suoi compagni di squadra. Se il portiere passa la palla senza che nessuno esca, non approfitteremo di quella superiorità.
In sintesi, la sua funzione è quella di partecipare al gioco delle posizioni all’inizio e rilevare dove si trova l’uomo libero per guidare il gioco verso quella parte, capendo che la decisione viene presa dal nostro rivale. Ad esempio: se l’avversario prende marcatura 1 vs 1, il portiere deve capirlo per utilizzare i smarcamenti diretti e aerei a seguito della disposizione del rivale.