UN APPROCCIO SISTEMATICO
ALL’ALLENAMENTO DEI PORTIERI
Con l’evoluzione del calcio e le nuove esigenze sulla posizione del portiere, è necessario costruire un metodo di allenamento che offra un ampio repertorio tattico, tecnico, fisico e psico-emotivo dell’atleta per consentirgli di agire efficacemente all’interno dell’idea della squadra. Ma affinché un programma possa essere sviluppato secondo il condizionamento delle quattro dimensioni del gioco, l’allenatore dei portieri deve comprendere l’idea di gioco dell’allenatore principale della squadra in modo che possa offrire tutti i contenuti necessari ed essere il più vicino possibile alle situazioni di gioco che il portiere potrebbe dover affrontare durante le partite.
– ALLENATORE DEI PORTIERI DEL CORITIBA FOOTBALL CLUB (BRASILE)
– PROFESSORE DEI CORSI DELLA CBF ACADEMY (CONFEDERAZIONE BRASILIANA DI CALCIO)
– PROFESSORE DI SCIENZE MOTORIE E DELLO SPORT (UNIVERSITÀ FEDERALE DI JUIZ DE FORA, BRASILE)
– POST LAUREA IN APPRENDIMENTO, SVILUPPO E CONTROLLO MOTORIO (ESTACIÓN DE SA PR, BRASIL)
Da questa idea è stata costruita la metodologia di lavoro utilizzata ed è tuttora in continua evoluzione guidata dalla metodologia analitica, la periodizzazione tattica e la periodizzazione di gioco complessa, che sono una guida per la costruzione di microcicli di allenamento e lo sviluppo di esercizi specifici.
Questo metodo si compone di tre punti principali:
- Esigenze individuali degli atleti
Vengono sviluppati tutti i contenuti fisici e tecnici necessari per ogni atleta, dall’allenamento della forza, potenza, core e mobilità in palestra o in ambiente chiuso (indoor). L’obiettivo è quello di preparare l’atleta alle esigenze dell’allenamento sul campo, proponendo sempre esercizi funzionali che stabiliscano una stretta relazione con le azioni specifiche svolte dal portiere. Il contenuto tecnico è legato allo sviluppo dei fondamenti della protezione della porta, della protezione dello spazio aereo, della protezione dell’ultima linea difensiva e della costruzione offensiva, che copre tutti i fondamenti del gioco con i piedi e il riposizionamento. Tutte le sessioni di allenamento iniziano con il lavoro in un ambiente indoor, per passare ad un riscaldamento fisico-tecnico in campo che affronta alcune capacità fisiche e i fondamenti tecnici che saranno maggiormente utilizzati durante l’allenamento con la squadra.
DIFESA DELLO SPAZIO AEREO CON OPPOSIZIONE, PARTENDO DA CROSS IN DIAGONALE E
DIFENDENDO LA PORTA CONTRO TIRI FRONTALI
SIMULANDO PALLONI RESPINTI
- Idee di gioco dell'allenatore principale della squadra
Comprendere le idee di gioco è estremamente importante, poiché è attraverso di esse che i portieri riceveranno indicazioni in relazione ai loro ruoli nei diversi momenti del gioco. Sulla base di questa comprensione, vengono sviluppati esercizi situazionali che determinano le prestazioni dei portieri nei momenti di organizzazione difensiva e offensiva, transizioni e palle inattive. Gli esercizi situazionali cercano di sviluppare la comprensione tattica delle idee di gioco e ridurre i tempi decisionali per la risoluzione dei problemi. All’interno delle sessioni di allenamento, gli esercizi situazionali rappresentano il carico di lavoro maggiore, poiché attraverso di essi si lavora non solo sulle idee di gioco (tattiche), ma anche sui contenuti tecnici, fisici e psico-emotivi contemporaneamente.
DIFESA DELLA PORTA CONTRO DIVERSI TIRI E SITUZIONI DI 1 V 1 FRONTALI E DIAGONALI
- Caratteristiche specifiche degli avversari
Nel periodo di competizione, la costruzione dell’allenamento guadagna un altro elemento di cui tenere conto nella preparazione del microciclo settimanale e degli esercizi specifici. L’analisi delle principali caratteristiche degli avversari è fondamentale per lo sviluppo di esercizi situazionali che replichino le principali azioni offensive dell’avversario in situazioni di palla in gioco o palla inattiva. Questi esercizi vengono generalmente applicati due o un giorno prima della partita, il che consente al portiere di prendere confidenza con le azioni che si possono incontrare durante la competizione e di non essere sorpreso.
Sulla base di queste idee si costruisce un ciclo di preparazione alle partite, in cui i contenuti vengono distribuiti durante la settimana in base alla loro complessità, carico fisico e cognitivo. Esistono fondamentalmente tre modelli di microcicli:
a) quando non c’è competizione e l’obiettivo principale è lo sviluppo individuale dei portieri;
b) con una partita nel fine settimana, dove l’obiettivo principale si divide tra lo sviluppo delle idee di gioco e la preparazione per affrontare le principali azioni offensive dell’avversario;
c) una terza parte che mira a concentrarsi sulle azioni offensive avversarie e consentire all’atleta di recuperare bene per la prossima partita, poiché in questo periodo ci sono da 2 a 3 partite a settimana e poco tempo tra una partita e l’altra a causa degli spostamenti . In quest’ultimo caso, non c’è una buona quantità di tempo per un allenamento più acquisitivo.
passaggio tra le linee e transizione attacco-difesa quando la palla viene intercettata. Controllo della palla, percepzione dello spazio, analisi e decisione
Un altro punto che merita attenzione sono i portieri che non stanno giocando, poiché hanno bisogno di un adattamento nel loro programma di allenamento settimanale in modo che possano avvicinarsi agli stimoli fisici e, soprattutto, cognitivi che riceve il portiere titolare. Questi adattamenti consistono nello svolgere un allenamento fisico complementare, sia indoor che sul campo, così come un allenamento situazionale, in cui il processo decisionale è costante e la complessità si avvicina alle situazioni di gioco in modo frazionario ma con un carico maggiore di ripetizioni.
Infine, è importante ricordare che il metodo di lavoro è influenzato da vari elementi quali: la cultura del paese, la storia e la struttura del club, il livello agonistico, la qualità individuale degli atleti, le idee di gioco, i media, i tifosi , ecc. Si vede quindi che la costruzione di un metodo di allenamento dei portieri deve basarsi su una prospettiva sistematica, poiché solo così si può comprendere tutta la complessità che comporta l’applicazione di un programma formativo e che, dietro a tutto ciò, non c’è solo scienza nell’allenamento dei portieri, ma qualcosa di soggettivo che fa della nostra pratica un’arte.
FERNANDO CORREA JUNIOR