INSEGNARE AL CERVELLO
CHE APPRENDE
Spesso mi chiedono quale metodologia di lavoro utilizzo con i miei portieri quando pianifico le sessioni di allenamenti. Rispondo sempre la stessa cosa, EMPATIA.
Ovviamente, come allenatore, capisco che ci sono alcuni schemi di lavoro di base e regole da seguire. La conoscenza nel calcio professionista è uno degli strumenti più importanti da considerare, insieme alla gestione del gruppo. Ma arriveremo a quest’ultimo punto più avanti.
FORZA ESPLOSIVA E TRASFORMAZIONE
Ho il microciclo “madre”, per così dire, disponibile ogni settimana. Ma ci sono sempre ponderabili che generano la dinamica delle sedute giorno per giorno e quindi ogni settimana.
Ma se dovessi definirmi con una parola e adattarla al mio stile di lavoro, sarebbe INTENSITÀ. Penso che sradichi le radici dell’errore. Maggiore è l’intensità, minore sarà la capacità e il tempo nel prendere decisioni.
PROCESSO DECISIONALE E INCERTEZZA
Capisco che la gestione in un gruppo di portieri professionisti sia essenziale per poter capire ogni cosa che accade nella testa di quei giocatori.
Il titolare, in termini generali, sarà sempre contento perché gioca tutti i fine settimana. Gestire ed entrare in empatia con il dodicesimo sarà la nostra grande sfida durante la stagione. E con il terzo, che di solito proviene del settore giovanile quindi per lui è un premio e un apprendimento costante.
POSIZIONAMENTO E REATTIVITÀ
Ma ho trovato la mia strada per guadagnarmi il loro rispetto e in questo modo rendere più piacevoli le sedute di allenamento… con LAVORO.
Non ripetere gli esercizi, mantenerli attivi durante il lavoro, il mio ruolo attivo all’interno della sessione di allenamento, scoprire insieme i propri errori e farli riflettere. Alla difficoltà di questo, il giocatore trova la ricchezza della seduta.