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ÁREA GRANDE

INTRODUZIONE ALL’ALLENAMENTO
SPECIFICO DEI PORTIERI

Prima di spiegare l’esercizio è necessario contestualizzare il periodo della mia vita. Era l’anno 2018 e avevo una nuova esperienza calcistica davanti a me: allenare i portieri della prima squadra del Floriana F.C. della BOV Premier League di Malta. Quella squadra era allenata da Nicolás Chiesa.

Il ritiro è iniziato a luglio con un caldo molto intenso. Dopo i primi due giorni, in cui sono stati fatti i test fisici necessari e alcuni esercizi di adattamento al carico progressivo di allenamento, era il momento di cominciare con gli esercizi specifici. In questo modo i portieri potevano iniziare a stimolare quei gesti tecnici caratteristici del ruolo.

Il fatto di essere un allenatore nuovo per quei portieri, mi ha portato a pensare che il miglior modo per cominciare era fare una seduta divertente, ovviamente toccando l’obiettivo principale: introduzione all’allenamento specifico dei portieri.

SPIEGAZIONE DELL'ESERCIZIO

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La porta è stata divisa in due parti con un cono blu. Ogni portiere doveva difendere la propria metà.
I quattro cinesini blu simulavano due porticine.
Ogni portiere veniva chiamato con un numero: 1 e 2.

Prima Variante: i portieri e l’allenatore si passano la palla ad un tocco. I portieri non possono passarsi il pallone tra loro, ma devono obbligatoriamente passarla all’allenatore. Quest’ultimo, quando vuole può calciare in una delle due metà della porta. Il portiere che difende la metà dove arriva il tiro, deve parare.

Seconda Variante: si aggiunge la possibilità per l’allenatore di segnare nelle porticine. Dovrà intervenire il portiere chiamato dall’allenatore tramite il numero menzionato prima (1 o 2).

Terza Variante: in questa variante vi è anche uno stimolo uditivo: (“switch”) cambio. In questo caso i due portieri devono invertirsi la metà di porta da difendere.

Il risultato è stato ottimo. È importante anche dire che è stato determinante non rendere ogni ripetizione troppo pesante per i portieri. Sebbene l’idea originale era di 1 minuto per ripetizione, se vedevo che erano stanchi, fermavo l’esercizio per un giusto tempo di recupero e permettevo loro di idratarsi.

IVÁN RIVERA